12 Come
ricevere segnali fuori banda con una radio VHF 0 UHF.
How to
receive out of band signals by an VHF or UHF radio.
Talvolta capita che si vorrebbe ricevere delle
frequenze al di fuori del segmento per cui la radio a disposizione è stata
progettata. Con una radio cb di tipo antiquato la cosa è abbastanza semplice; è
sufficiente sostituire un quarzo (sempre che si riesca a procurarselo) ed il
gioco é fatto. Le cose si complicano un
pò con radio a sintetizzatore a PLL o a
microprocessore. Un approccio molto semplice è invece quello descritto di
seguito.
Si consideri un walkie-talkie LPD (Low Power Device).
Come è noto, le frequenze di lavoro vanno da 433,075 a 434,775, in 69 canali, a
passi di 25 kHz. Supponiamo che si vogliano ricevere i ponti ripetitori UHF
radioamatoriali dall' U1 all' U9, le cui frequenze in uscita vanno da 430,025 a
430,225, anche qui passi di 25 kHz. Si osservi lo schema a blocchi sottostante,
che si riferisce alla parte ingresso rx (fig. 1).
Un segnale al di fuori
della banda ricevibile dall' LPD, ad es. 430,125, ripetitore U5 radioamatori,
sarà comunque presente sulla base del Tr1, scarsamente
attenuato dal filtro FL1, la cui selettività é poco
più che simbolica essendo caricato dalla bassa impedenza della base di Tr1 e
dalla ancor più bassa
impedenza dell'antenna. Tale segnale giungerà anche
all' ingresso del mixer Tr2, ma questa volta fortemente attenuato dal filtro
FL2. Il segnale in questione
però non imboccherà mai la via della catena FI (o
della seconda conversione) in quanto l' oscillatore locale O.L. non lavora
sulla frequenza necessaria. Ma
se si inietta (fig. 2)
sulla base di Tr1 un segnale a 4 MHz, generato da un
oscillatore esterno aggiunto, accade che sul collettore avremo, per
miscelazione, 430,125 + 4,000 = 434,125; questa é la frequenza del canale 43 di
una radio LPD, che pertanto verrà regolarmente ricevuta. Analogamente, sarà
possibile ricevere i ponti
dall' U1 all' U9 sui canali LPD dal 38 al 47, secondo
la seguente tabella di corrispondenza:
U1, 430,025 > can LPD
39
U2, 430,050 > "
" 40
U3, 430,075 > "
" 41
U4, 430,100 > "
" 42
U5, 430,125 > "
" 43
U6, 430,150 > "
" 44
U7, 430,175 > "
" 45
U8, 430,200 >
" " 46
U9, 430,225 > "
" 47
Ovviamente saranno ricevibili anche frequenze al di
sotto del canale 39 e al di sopra del 47. Si è parlato di ponti UHF e di LPD,
ma il principio vale anche
per altri tipi di apparati ed altre frequenze. Ad
esempio, un vecchio ICOM IC-2E che lavora da 140 a 150 MHz, in unione ad un
oscillatore esterno da 20
MHz potrà ricevere (non trasmettere) da 120 a 170 MHz.
Chiaramente la sensibilità agli estremi di questo segmento sarà bassa, ma data
l' esiguità del lavoro da fare il gioco può valere la candela. Quindi non resta
che costruire il nostro oscillatorino esterno, secondo lo schema che segue:
Come si vede, si tratta di
un circuito molto banale e semplice da assemblare. Nella foto sottostante
appare una possibile realizzazione:
Se invece di impiegare un
oscillatore a frequenza fissa si opta per un VFO (Variable Frequency
Oscillator), sarà possibile la ricezione a sintonia continua
anziché canalizzata.
Inconvenienti del sistema descritto:
1) Se il canale LPD è occupato da una comunicazione,
si verificherà interferenza con relativo fischio di battimento. Fortunatamente
le bande UHF e VHF
sono
scarsamente utilizzate e le possibilità di interferenza sono scarse. Se si è
optato per un VFO, in caso di interferenza si potrà rimediare cambiando
il canale
LPD e spostando di conseguenza la frequenza del VFO.
2) Anche se il canale è libero, è sempre
presente il rumore e verrà ricevuto un rumore, per così dire, doppio (anzi,
triplo, vedere sotto). Il rapporto
segnale/rumore non sarà quindi
ottimale. Tuttavia i ripetitori sono ricevibili quasi dovunque con
segnali piuttosto robusti. Inoltre, in confronti con alcuni
ricevitori multibanda palmari, il
sistema si è dimostrato superiore, probabilmente per via della banda ricevibile
relativamente stretta degli LPD.
3) Il segnale esterno
iniettato produce 2 canali ricevibili; nell' esempio di cui sopra per il ponte
U5, oltre che il segnale 430,125
( 434,125 - 4,000) sarà ricevibile anche il segnale 438,125
(434,125 + 4,000). Pertanto, nel caso ci fosse una comunicazione su 438,125,
questa sarebbe udibile in altoparlante. Anche qui vale il discorso riguardante
rumore ed interferenza.
Vantaggi:
sistema semplice ed economico che non richiede
modifiche alla radio. L' accoppiamento oscillatore-radio avviene attorcigliando
il filo che esce dall'
oscillatore attorno all' involucro della radio oppure
attorno alla base dell' antenna. Il tratto iniziale in uscita sarà in coassiale
RG-174; il tratto scoperto sarà
lungo 7-10 cm.. Le lunghezze non sono critiche. Il potenziometro presente sull' oscillatore esterno andrà regolato per la miglior qualità del segnale ricevuto.